Servizi al cittadino

ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE POVERE CON MINORI A CARICO 
Il contrasto alla povertà dilagante, specie quella che colpisce i bambini, è stato uno degli aspetti più significativi delle attività assistenziali programmate dal CdA dell'Asp Zaccagnino. Tali interventi iniziavano dall'anno 2013, per poi proseguire e intensificarsi negli anni successivi. Il Consiglio di Amministrazione escludeva interventi assistenziali a pioggia, con interventi discrezionali e clientelari, decidendo di procedere solamente attraverso bandi pubblici. Nel 2014, venivano pubblicati i seguenti bandi pubblici: a) assegnazione di 70 buoni per l'acquisto di generi di prima necessità ad altrettante famiglie, con a carico minori; b) pagamento del ticket per la mensa scolastica a 78 bambini appartenenti a famiglie povere e disagiate. L'esclusione dalla mensa scolastica per quei bambini avrebbe rappresentato un intollerabile discriminazione e una grave privazione di fondamentali momenti educativi e socializzanti; c) l'assegnazione di 55 borse di studio a ragazzi bravi, appartenenti a famiglie in difficoltà economica, frequentanti le Scuole Medie Inferiori e Superiori. Per l'anno 2015: 
a) due bandi per l'assegnazione di 348 buoni acquisti per generi di prima necessità; b) un bando per il pagamento del ticket della mensa scolastica a 100 bambini appartenenti a famiglie povere; c) due bandi, uno per i ragazzi della Scuola Media Inferiore e l'altro per quelli della Scuola Media Superiore, per l'assegnazione d 50 borse di studio. C'è da sottolineare che l'assegnazione delle predette provvidenze non hanno dato adito ad alcuna contestazione, considerati lo scrupolo e la trasparenza con cui l'apposita commissione compilava le relative graduatorie. All'Istituto delle suore del Sacro Cuore, nei cinque anni, venivano assegnati complessivamente fondi assistenziali per € 250.000,00, per l'assistenza in semiconvitto di 30 minori appartenenti a famiglie in precarie condizioni sociali ed economiche. 

 

Nei cinque anni, il Consiglio di Amministrazione assumeva una ferma posizione sia nel respingere i tentativi da parte di soggetti senza scrupolo di impossessarsi del patrimonio dell'Ente, sia di recuperare quote di patrimonio detenuto da occupatori abusivi o da affittuari storici che pagavano canoni di gran lunga inferiori a quelli correnti di mercato. Le azioni più significative sono state le seguenti: a) nel 2010 circa 90 ettari di terreni erano occupati abusivamente da soggetti, i quali non pagavano il canone di affitto da circa 15 anni, determinando per l'Ente un danno notevole per circa 1 milione di Euro. Il Consiglio di Amministrazione instaurava un contenzioso nei confronti di tali occupatori abusivi fino alla Corte di Cassazione, conseguendo una completa e totale vittoria; b) nel 2014, scadeva un contratto di affitto di 160 ettari di terreni, ricadenti in agro di Foggia. Un contratto che, attraverso troppo benevoli e ripetuti rinnovi, si protraeva da oltre 60 anni, con canoni di affitto semplicemente ridicoli. Il CdA , con la nomina di valenti avvocati, decideva di porre fine a tale situazione e costringeva gli affittuari a restituire i terreni, con la sottoscrizione davanti al Giudice della Sezione speciale Agraria del Tribunale di Foggia di atti di conciliazione, con i quali, dopo oltre 60 anni, gli affittuari si impegnavano a restituire i terreni al legittimo proprietario. Complessivamente, pertanto, il CdA, nei cinque anni del proprio mandato, riusciva a recuperare 250 ettari di terreni irrigui di primissima qualità, per un valore di circa 7/8 milioni di Euro. 


VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHELOGICO 
Nell'ambito del programma di conservazione e valorizzazione del Patrimonio dell'Ente, il CdA conferiva un incarico al Dott. Felice Stoico, giovane dottore di ricerca in archeologia e didattica dei beni culturali presso l'Università di Foggia, per la redazione di un progetto di recupero di un'area archeologica di eccezionale e inestimabile valore, di proprietà dell'Asp, denominata FEUDO. Il dott. Stoico, un'eccellenza nel campo dell'archeologia, dava la sua disponibilità a svolgere la sua attività professionale a costo zero per l'Ente. 
San Nazario, ottobre 2015